Ci capita spesso di procrastinare, lasciando i nostri obiettivi sospesi tra aspirazioni indefinite e azioni mai intraprese. Questo spesso accade perché, senza un metodo chiaro, trasformare un desiderio in un risultato concreto può rivelarsi un’impresa sfuggente. John Whitmore, pioniere e padre fondatore del coaching, ha sviluppato un approccio che aiuta a dare forma e direzione agli obiettivi, suddividendoli in quattro categorie distinte: obiettivo sogno, obiettivo finale, obiettivo di performance e obiettivo di processo. Questa classificazione non solo chiarisce il percorso da seguire, ma fornisce anche una guida pratica per trasformare un’idea in realtà. Nel resto dell’articolo esploreremo queste quattro tipologie, scoprendo come ciascuna possa aiutarci a passare dalla visione all’azione.


La Classificazione degli Obiettivi di John Whitmore

John Whitmore suddivide gli obiettivi in quattro tipologie che rappresentano un percorso chiaro e strutturato verso il successo:

OBIETTIVO SOGNO: Questo è l’obiettivo più ampio e ambizioso, il sogno ultimo che si desidera raggiungere. Rappresenta l’aspirazione a lungo termine, la prospettiva più ampia, il Grande “perché?

OBIETTIVO FINALE: A questo livello l’obiettivo è più specifico e concreto e rappresenta il traguardo tangibile verso cui lavorare. È un passo avanti rispetto all’obiettivo sogno, ma è ancora a lungo termine. È la manifestazione concreta dell’obiettivo sogno, è il Grande “Cosa?”

OBIETTIVO DI PERFORMANCE: A questo livello, l’obiettivo finale viene declinato in uno o più obiettivi misurabili a breve termine la cui realizzazione contribuisce direttamente al raggiungimento dell’obiettivo finale. Gli Obiettivi di Performance sono specifici, temporanei e devono essere raggiunti per progredire. Sono al 90% sotto il proprio controllo. Rappresentano in un certo senso il “Come?”

OBIETTIVO DI PROCESSO: L’obiettivo di processo riguarda le azioni e i comportamenti quotidiani necessari per raggiungere gli obiettivi di performance. È orientato sulle attività specifiche e sui metodi. È al 100% sotto il proprio controllo. Potrebbe essere definito come il “Cosa e Quando di tutti i giorni”.

    Un buon metodo per accertarti che tu abbia effettivamente messo a fuoco i tuoi obiettivi di processo, è verificare che siano espressi in modo da essere S.M.A.R.T., cioè:

     

      1. Specifico (Specific):
        L’obiettivo deve essere chiaro e specifico, senza lasciare spazio a interpretazioni ambigue. Risponde alle domande: chi, cosa, dove, quando e perché?
      2. Misurabile (Measurable):
        L’obiettivo deve avere criteri concreti per misurare i progressi e determinare quando l’obiettivo è stato raggiunto. Risponde alla domanda: come misurerò i progressi e i risultati
      3. Raggiungibile (Achievable):
        L’obiettivo deve essere realistico e raggiungibile, considerando le risorse e le capacità disponibili. Non deve essere troppo facile, ma nemmeno irrealisticamente difficile. Risponde alla domanda: Sono in grado di raggiungere questo obiettivo sentendomi “sfidato al punto giusto”?
      4. Rilevante (Relevant):
        L’obiettivo deve essere importante per te e allineato con altri obiettivi o valori personali. Risponde alla domanda: perché è importante questo obiettivo? In che modo influenza il mio obiettivo più ampio?
      5. Limitato nel Tempo (Time-bound):
        L’obiettivo deve avere una scadenza temporale, che aiuta a mantenere il focus e la motivazione. Risponde alla domanda: entro quando voglio raggiungere questo obiettivo?

    Un esempio pratico (e frequente) di definizione dell’obiettivo: “voglio cambiare lavoro!”

    Cambiare lavoro esplorando il mercato

    iamo che da un po’ di tempo tu non ti senta più completamente soddisfatto del tuo lavoro, e che stia pensando di esplorare il mercato: non hai le idee molto chiare sul dove indirizzarti e come muoverti e riesci solo a sentire che non sei più nel posto giusto, e a ripetere a te stesso: “vorrei proprio cambiare lavoro!”.

    OBIETTIVO SOGNO: un obiettivo di questo tipo, così intangibile e poco definito, ha bisogno di passare per una serie di fasi di ulteriore analisi e approfondimento: una prima domanda di fronte a una dichiarazione di questo tipo potrebbe essere: “Supponiamo di aver raggiunto questo obiettivo in un anno, come sarebbe la mia vita? Cosa starei facendo?”. Tanto semplice quanto potente! Approfondendo, potrebbe emergere che senti il bisogno di un lavoro che valorizzi meglio il tuo background formativo, che ti permetta una maggiore espressione della tua creatività e spirito di iniziativa, e che ti renda più libero di gestire il tuo tempo, lavorando più per obiettivi e meno per adempimenti. Già a questo livello inizia a essere chiaro che il tuo reale obiettivo, il tuo Sogno, non è tanto cambiare lavoro in sé per sé, ma guadagnare un senso di valorizzazione delle tue conoscenze, una maggiore indipendenza, e una autonomia nel gestire il tuo tempo. È questo “Il sogno”… il grande perché.

    OBIETTIVO FINALE: a questo punto, sarà necessario esplorare le diverse tipologie di attività professionali che potrebbero permetterti di realizzare il tuo Sogno. Supponiamo che tu arrivassi alla conclusione che il tuo obiettivo più intimo sia quello di avviare un’attività di libero professionista nel tuo stesso settore, che ti permetterebbe di capitalizzare l’esperienza e il background maturati fino ad oggi, di avere dei margini di manovra rispetto ai contenuti della tua attività, alla tipologia di incarichi da accettare, ad eventuali ulteriori specializzazioni da sviluppare per integrare i servizi offerti, e soprattutto farlo sentendoti “padrone” del tuo tempo e dei tuoi sforzi. In questa fase, è estremamente importante passare questo obiettivo al vaglio dell’analisi dei vincoli della tua situazione attuale e dei possibili ostacoli o opportunità che hai in quel momento della tua vita. Ad esempio, potresti non sentirti pronto ad abbandonare il tuo lavoro da dipendente, con i limiti che ben conosci, ma anche sicuro e coerente rispetto agli impegni finanziari che magari hai preso negli ultimi tempi (un mutuo, un finanziamento, etc.). Magari potresti convenire che un elemento che può mitigare questo rischio è il fatto di poter contare su una modesta somma di risparmio, oppure che tu possa accedere a forme di finanziamento come un anticipo sul TFR, piuttosto che un piccolo prestito e così via. Dopo un’analisi più approfondita, arrivi alla conclusione che il tuo obiettivo è quello di avviare nei prossimi 6 mesi le basi per la tua attività imprenditoriale, da sviluppare, per il momento, in parallelo alla tua attività principale da dipendente. Siamo così arrivati a un obiettivo finale, al “grande cosa”: ora sai cosa fare per aumentare le probabilità di realizzare il tuo obiettivo sogno, avendo identificato qualcosa di specifico e misurabile nel tempo. Non chiederti in questa fase cosa farai una volta passati i 6 mesi: quando arriverà quel momento, infatti, avrai a disposizione nuove informazioni, uno scenario differente, ed è sulla base di quello scenario che setterai i prossimi obiettivi. Del resto hai optato per un livello di rischio ragionevole: non rinuncerai al tuo lavoro dipendente e al massimo avrai investito una modesta somma dai tuoi risparmi o comunque da capitali che ad oggi risultano immobilizzati.

     OBIETTIVO DI PERFORMANCE: ora dobbiamo muoverci verso l’azione e costruire un piano. Nella versione in cui è stato definito fino ad ora, l’obiettivo è ancora troppo vago e non ha una sua collocazione concreta e temporale. Iniziamo a chiederci quali sono le azioni che devo intraprendere per raggiungere l’obiettivo finale di ritrovarmi, fra 6 mesi, con le basi di un’attività imprenditoriale. Cerchiamo di capire “Come” lo farò. A questo punto, potresti sentire il bisogno di:

    Definire un’offerta di servizi per i tuoi clienti: scegliere quale delle tue competenze sarà al centro della tua attività e quale sarà il tuo “cliente tipo”.

    • Implementare attività di Branding e una strategia di marketing: banalmente, alla tua azienda manca un nome, devi capire chi sono i principali attori del mercato in cu intendi entrare, definire una strategia di pricing, sviluppare materiali informativi, mettere in piedi un sito internet, decidere come gestire i principali canali social, e così via.
    • Curare eventuali aspetti burocratici e amministrativi: potresti aver bisogno del parere di un consulente del lavoro, un commercialista, o un legale per muoverti nel rispetto degli aspetti fiscali, per analizzare diritti e doveri della tua attività autonoma rispetto a quella da dipendente, per sviluppare modelli di contrattualistica.
    • Sviluppare un Business Plan: potresti aver bisogno (e sarebbe sicuramente raccomandabile) sviluppare un piano, anche grossolano, per decidere più o meno quanto denaro sei disposto a investire, secondo quali criteri e con quali prospettive di rientro.

    A questo punto, noterai che l’obiettivo sta iniziando ad assumere una connotazione molto concreta: è sempre più specifico, sempre più scorporabile in singoli sotto-obiettivi e sempre più sotto il tuo controllo. Tutte le attività elencate sono gestibili da te, ma non sempre direttamente. Probabilmente non hai competenze legali, fiscali, contrattuali e di on line marketing, ma il tuo obiettivo è specifico e declinato passo dopo passo. Diciamo che è al 90% sotto il tuo controllo. Tuttavia, sai esattamente quali performance devi realizzare per avvicinarti al tuo obiettivo finale: hai definito il “Come”

    OBIETTIVO DI PROCESSO: sei arrivato all’ultima fase del tuo percorso verso la definizione dell’obiettivo, quello in cui dovrai identificare ciò che mi piace definire “Il Cosa e Quando di tutti i giorni”: le singole azioni, perfettamente pianificabili nel tempo che dovrai aver portato a termine per realizzare gli obiettivi di ordine superiore. Il fine di questa fase è quello di definire gli obiettivi in modo S.M.A.R.T. e che siano al 100% sotto il tuo controllo. Proviamo con i primi 3 obiettivi di performance appena descritti:

    Definire un’offerta di servizi per i tuoi clienti: potrebbe diventare: “Da Gennaio a fine Febbraio avrò realizzato una analisi ragionata delle competenze e dei servizi che posso offrire”. A tal fine procederò a:

    • una analisi di almeno 20 siti on-line di altrettanti potenziali competitor, che svolgerò ogni settimana suddividendo il lavoro equamente nel corso delle 8 settimane a disposizione.
    • valutare la possibilità di sottoscrivere un abbonamento temporaneo a servizi di banche dati che possano fornirmi delle informazioni commerciali rilevanti (a patto che l’acquisto del servizio non superi il 5% del budget a mia disposizione)
    • Organizzare dei focus group con cinque persone del mio network che ritengo dei buoni “benchmark” per i miei servizi e farmi aiutare a identificare i servizi più competitivi e gli eventuali punti deboli della mia proposta: preparerò un messaggio di invito per coinvolgerli spiegando i miei obiettivi e fornendogli informazioni, e mi incontrerò con loro on line due volte nel mese di gennaio.

     Implementare delle attività di Branding e una strategia di marketing. potrebbe diventare: “Entro fine Aprile avrò curato i principali aspetti di branding, di targeting e di pricing, e avrò identificato un partner per i servizi on line che mi permetterà di inaugurare il mio sito e la mia presenza sui canali social a Giugno”. Procederò a tal fine a:

    • Da gennaio ad aprile dedicherò sessioni di 15 minuti al giorno di brain storming per ideare il brand della mia attività.
    • Da marzo ad Aprile farò uno scouting di almeno 3 possibili Agenzie di Marketing on line e valuterò l’attivazione del servizio per il go live del sito, in modo da aver identificato il mio partner entro Aprile.
    • Da Marzo ad Aprile svilupperò i contenuti del sito in modo che siano a disposizione della Agenzia di Marketing on line entro fine Aprile.
    • Da Marzo ad Aprile definirò un modello di pricing sulla base della attività di intelligence fatta nella fase precedente.

    Curare eventuali aspetti burocratici e amministrativi: potrebbe diventare: “Entro Maggio avrò curato tutti gli aspetti legali, fiscali e contrattuali della mia nuova attività e sarà pronto ad una gestione amministrativa efficiente e conforme alle norme”. Procederò a tal fine:

    • Entro Gennaio avrò ricevuto una consulenza dal mio commercialista o dal CAF di riferimento per verificare la possibilità di convivenza delle due attività e valutato di conseguenza le modalità di fatturazione.
    • Fra Aprile e Maggio svilupperò in autonomia la modellistica contrattuale e valuterò parallelamente le possibili fonti di verifica della stessa in modo gratuito contattando lo sportello della Camera di Commercio.
    OBIETTIVI DI PROCESSO Gen Feb Mar Apr Mag Giu
    DEFINIZIONE DELL’OFFERTA
    Analisi competitor ✔️ ✔️
    Valutazione servizi di banche dati ✔️ ✔️
    Organizzazione Focus Group ✔️
    BRANDING E STRATEGIA DI MARKETING
    Sessioni Brain Storming ✔️ ✔️ ✔️ ✔️
    Scouting Agenzie di on line Marketing ✔️ ✔️
    Sviluppo contenuti sito web e canali social ✔️ ✔️
    Definizione strategia di Pricing ✔️ ✔️
    CURA ASPETTI BUROCRATICI E AMMINISTRATIVI
    Consulenza Commercialista/CAF ✔️
    Sviluppo Materiali contrattuali in autonomia ✔️ ✔️
    Consulenza finale sportello gratuito ✔️
    LANCIO SITO ✔️

     

    pianificare i propri obiettivi

    Come puoi vedere, la differenza tra il generico “voglio cambiare lavoro” e un obiettivo strutturato come quello che abbiamo appena costruito è abissale: considera inoltre che il nostro piano di obiettivi di processo è declinato su base mensile, ma sarebbe senz’altro più efficace scendere nel dettaglio della pianificazione quantomeno settimanale delle attività (che qui ho evitato per un tema di sintesi). Mentre il primo rimane vago, poco chiaro e difficile da perseguire, il secondo è preciso, misurabile e ha un piano d’azione concreto.

    In sintesi, un obiettivo ben definito è il primo passo fondamentale per avviare qualsiasi cambiamento significativo nella tua vita professionale e personale. Spero che questo articolo ti abbia fornito spunti preziosi per orientarti nel tuo percorso. E se desideri un accompagnamento più strutturato per dare slancio e direzione ai tuoi obiettivi, un percorso di business coaching può offrirti il supporto e la strategia necessari per affrontare il cambiamento con chiarezza e determinazione.